Con sguardi, pensamenti,
esegui itinerari illimitati
intimi, silenziosi, nutriti di palpiti, sussulti.
Chiedi all'avvolgente mestizia
di sconfiggere impietoso scontento.
Possiedi il ridestare gai ricordi
per rabbonire momenti, attimi fugaci
di pungenti afflizioni.
Gli occhi amareggiati li abbandoni nel vuoto.
Il corpo con ali indebolite
mollemente addossato ad una sedia
lo contorni di speranze, desideri,
carezzevoli riconforti :
e circostante il vuoto nullo
ha greve un silenzio gremito da accoramento
che rilevi, esplori, interpelli
ma non proferiscono alcun sollievo.
Inarrestabile il presente; l'adesso; la realtà.
Esserci nella vita più vera
dolce, amara : vivida rasenta il tuo viso,
gli occhi, le braccia spossate,
le dita mosse irrequiete in cinica ombra.
L'esistere, l'immediato, l'oggi,
ti sprona, esorta il distacco dalle ombre
dove nei buiori si accumulano polveri
di amarezze, singhiozzi, lamenti,
si rattrista la mente;
il sussistere sollecita l'allontanamento
da desolanti penombre, foschie,
oscurità opprimenti, immobili, inerti .
Concerta chiarità alla ragione. . . . .
quanto : quanta luce, lucidità si assenta;
perchè le pupille rattristate disanimano,
rimangono come cieco vento
che martoria, torce il deserto
che brucia
e mai intuisce
il suo desiderio di possedere un fiume.
floriano - diritti riservati ©
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( foto avuta da immagini web )