Spazio; tempo; mansioni;
puntuali fasi di stagioni ;
congegnano mutazioni d'azzurri e grigi:
anche pensieri, intenti, sensazioni
suscitano anelli, catene d'attese:
desiderati amori; premure, passioni;
cordialità, affetti, attenzioni
ordiscono soddisfazioni o malumori.
Vivo l'estate con animati cammini:
percorro sentieri, boschi, radure.
Calmo respiri, fatiche: asciugo sudori
in perseguite ombre d'angoli freschi.
Godo rocce soleggiate; pianori,
alpeggi calpestati da mandrie,
con campanacci e i molteplici loro suoni.
Soste dissetanti
quando trovo arzille acque di fonti.
M'approprio dell'autunno nebuloso; stupendo:
cogliendo ricchezze di colori,
mentre il sole s'affretta
ad allungare le ombre, ridurre il chiarore:
trovo consolante ammirare
mutevoli toni magici delle svigorite foglie,
per poco tempo ancora ballerine.
Subisco, sopporto scontroso l'inverno.
Cupo, paziente mi adatto al freddo e gelo;
rassegnato al fiacco sole; foschie;
al bosco defogliato, disabitato:
seppure m'accende placidezza, incanto,
il candido, magnifico nevoso manto.
Primavera: la percepisco in sottile conforto
ordinato con silenzi di germogli;
con tiepide folate di vento: risvegli.
Avverto tremiti silenti: avviano campi,
prati, rami, ancora insonnoliti.
Sento. Ascolto la primavera.
Aguzzo l'udito al catturare
ogni ravvivato, festoso canto:
esortante c'è un linguaggio intorno:
discorre, dirozza l'animo
e i battiti del cuore par di rilevarli
stuzzicanti da un'aggiornata danza.
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( foto avuta da immagini web )