. . . . accade. . . non malvagio
al docile suolo penetrato dal freddo,
accogliere,
la
mansueta carezza invernale
adagiata dai fiocchi di neve:
trattenerla;
coltre
soffice; manto candido;
riparo, veste nivea per la terra
partecipe
al fondere fertilità .
Tu pure donna amata,
profumata d'alito rigoglioso
silenziosa,
svestita, coricata nel nostro letto,
dentro un'attesa accogli,
condiscendente,
i contatti delle mie labbra; respiri;
delicati sfiori delle mani;
gentile, palpitante un abbraccio.
Tanto affettuosamente
ci
seduciamo,
per sentirci realtà vitali dell'esistere
vicendevole un adempiere
sommesse nostre primavere.
L'esistere compiacente,
socievole,
gioito,
non
lo vogliamo sussistere,
compiuto artefatto, disperso nel vento .
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( foto avuta da immagini web )