lunedì 1 marzo 2021

UN CHIODO. . . allusivo

 

 

Un chiodo esile metallo solitario,

sobrio: appiglio dove s'appendono

pure significati immateriali;

senza contorni,composizione, immagine;

  ma figurazioni segrete:

non per rimuoverle dalla memoria,

isolarle, là,  dov'è il chiodo:

un singolare collocare astrattamente

sensazioni, accadimenti,

fissare nell'infinito eteree vicende.

Punto: legame,

sensitivo richiamo per rinvenire:

ravvivare attimi posseduti, vissuti.

Talvolta là, al chiodo, scivola un colpo d'occhio;

uno memore sguardo.

Silenziosamente la mente, animo,

riaffiorano atmosfere, ritagli di vita,

conservati e come limpidi flash

balzano rievocazioni perchè mai distrutte.

.

Il cuore dell'uomo è trepido, circoscritto :

rincorre, insegue; riesuma:

avviva fervore ad eventi istantanei,

che fugaci incontra, percepisce

e sensibilmente comprime in ricordo:

affinchè non siano consumati, perduti;

non reagisce con freddo accadere

  quali desolate pietre, sassi inerti

non pulsanti; non inteneriti dall'attesa

d'una lieve carezza dell'onda marina

che ritorna. . . . ritorna. . . . leggera ritorna.

Un chiodo:

sparuta configurazione, senza vistosità

che osservi, guardi

privo di cornice, effige, opera composta,

ma segno recondito in emotiva interiorità:

fine attinenza alla parete dello spirito

che regge molti ricordi riposti taciti nell'anima.

Un chiodo:

minuscolo, sensibile,

individuale collegamento visivo; solo tuo,

segreto,

che nessun altra persona rileva: conoscerà.

.

floriano - diritti riservati ©

..........................................................

( foto avuta da immagini web )