Albero immobile;
spoglio;
rami nudi a riposo
ricchi di tremule gocce,
fragili dolcezze;
smarriti languori
dalla grigia nebbia;
poco,poco, scintillano fioca luce
che perfora il perlaceo cielo:
là soffi d'aria invernali
sottili,
passano pungenti
le cupe fronde stanche,
sfiorano
ramificazioni abbandonate,
silenti
e intorno pallide cose
strette in vaghe foschie
attendono udire un canto;
vividi risvegli;
provvidi sbocciare;
percepire catene
di sfuggiti pensieri e sguardi,
anelli silenziosi
colmi di attese
vogliosi un rapido ritrovare
soleggiati i domani da vivere
con nuovi profumi di rose.
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( foto avuta da immagini web )