Sono
fermo in un drammatico,
e
tanto amaro buio:
respiro
della tiepida notte autunnale,
sapori
tombali nell'aria
d'ombre
violente ;
impietrito
uno stazio nell'animo ;
un
silenzio abbattuto da sanguinaria pazzia.
Muovermi
è come avvertire
il
calpestare marciapiedi,selciati,
coperti
di lacrime cadute,
cascate
di tante gocce
di
sangue umano che non oso violare .
Stassera
: nessun ballo,
nessuna
allegria, gazzarra,
bicchieri
di nettari,
niente
benevoli follie .
Stassera
abbraccerò afflizione,
dolore
:
piangendo
domanderò
alla
crudele sorte
se
questa notte
comporra
una musica all'alba
per
il divino canta-pace
che
sempre all'orizzonte giunge
con
la sua dolcissima arpa
a
riaccendere l'immenso.
Arriverà
!
Supplicherò.
Pregherò,
affinchè
potente melodia,
note
profonde singhiozzino l'aurora ;
perchè
il mattino s'accenda con forti suoni ;
diffonda
un concerto potente
che
riesca a commuovere le stelle ;
impietosire
gli astri ;
ma
: finalmente
frantumi
spietatezze e deliri degli uomini .
floriano
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(fotografia
avuta da immagini Google )