Con
lento accadere
m'accorgo
soffuso
un
mordente avanzare del freddo;
anche
i voli dei falchi
si
sono allontanati dal mio cielo :
adesso
il loro libbrare silenzioso,
aereo,
magnifico,
l'ha
occupato
un
tacito plumbeo grigio.
Sono
distanti, dimenticati
i
soffi tiepidi del vento estivo
e
dei tanti fiori sbocciati
non
odoro più nell'aria profumi :
sono
esauriti gli aromi gradevoli .
Ora,
della feconda stagione estiva
immagino
intorno, le rituali mani patite,
astratte,
a
staccare lentamente dai rami
le
foglie sfinite,
stanche
, invocano un pacifico volo
per
essere a terra sognatrici infittite,
avere
estremo un nuovo sonno:
calpestarle,
avverto
il violarle
con un passaggio impietoso .
floriano
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(fotografia
avuta da immagini Google )