martedì 17 novembre 2015

IN GIORNI AUTUNNALI

 


Con lento accadere
m'accorgo soffuso
un mordente avanzare del freddo;
anche i voli dei falchi
si sono allontanati dal mio cielo :
adesso il loro libbrare silenzioso,
aereo,
magnifico,
l'ha occupato
un tacito plumbeo grigio.
Sono distanti, dimenticati
i soffi tiepidi del vento estivo
e dei tanti fiori sbocciati
non odoro più nell'aria profumi :
sono esauriti gli aromi gradevoli .
Ora, della feconda stagione estiva
immagino intorno, le rituali mani patite,
astratte,
a staccare lentamente dai rami
le foglie sfinite,
stanche , invocano un pacifico volo
per essere a terra sognatrici infittite,
avere estremo un nuovo sonno:
calpestarle,
avverto il violarle
con un  passaggio impietoso .
floriano
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(fotografia avuta da immagini Google )