sabato 26 settembre 2015

GIORNI E GIORNI . . . .

 

Godiamo il colloquio, l'incontro affettuoso .
Assaporiamo reciprocamente amorevoli,
condivisi baci, carezze, abbracci.
Uniti assorbiamo
consolante l'esistere;
preziosa la vicinanza scambievole.
Gustiamo sintonia d'emozioni,
complicità,
propositi :
seppur ci da incognite, fatiche,
bonacce e burrasche il quotidino vivere,
non interrompiamo confortanti
soccorsi e sorrisi,
quietitudini reciproche .
Adesso :
per bizzarra evasione ti chiedo :
<< Di me, cosa : quale parte vorresti
possedere stretta a te,
trattenere tra le tue dita ?
Supera lo stupore:
la stravagante illazione ;
il viso ?
Gli occhi ?
Il sorriso ?
Il petto ?
I fianchi ?
Le mani ?
I capelli ?
Il respiro ?
La mente ?
Il cuore ?
Il fragile, fedele filo appagato
del mio esultante animo ? >>

Qui benevolmente ti sono di fronte:
con lieto sguardo m'osservi;
scrutami oltre i confini del dubbio
i limiti delle paure .
Non suscitarti incertezze.

Scopri che
ogni mia parte esiste , t'appartiene.
Tutto di me ha il tuo senso,
il tuo nome.
Tutto hai di me
per i tuoi,
nostri , giorni e giorni ;
saranno interrotti solamente d'avverso
inatteso e spietato destino.
floriano
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( fotografia avuta da immagini Google )