Ho
le palpebre socchiuse .
Le
dita, il capo
affondo
nel guanciale .
Lento
ho il respiro .
Il
corpo che attende .
Consumato
ho pupille
a
inseguir lontane sembianze
ombre,
oscillazioni
d'un lineamento
che
intravvedo
all'orizzonte
nelle fitte nebbie .
Docile
femminilità,
al
di là,
assiduamente
ancora inseguirò
e
l'ansia incessante
non
avrà esanime il mio
voler
procedere,
rincorrere
:
ho
il chiarore d'un lume
che
mi fa luce
ho
lui che mi conduce
e
mai mi fermerò ;
quante
speranze
e
sogni io tengono accesi
con
questo mio indomito cuore
che
ho d'innamorato .
floriano
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