sabato 23 maggio 2015

MACCHIA AGRESTE


 



C'è un angolo di mondo,
un luogo rustico,
selvatico,
spazio di vegetazione
siepi, cespugli spinosi
di pruni, rovi, cardi,
crescuto in apparente disordine.
Macchia bizzarra,
incolta,
rimasta vivace abbandonata, ribelle:
lo sguardo la disdegna,
la fugge;
là
l'occhio non penetra, vede,
le mani non toccano
le ricche carezze
di voli d'ali,
danze di luci e ombre,
colori,
caldi soffi di brezze,
e i liberi movimenti,
canti d'insetti protetti
tra gli steli ostinati,
che tanta libertà
e benevoli silenzi
li han cresciuti festosi .
floriano
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( fotografia avuta da immagini Google )