Lanciare
i dadi,
cubi
maneggiati,
stretti,
umidi
di sudore,
avvicinati
al sangue,
carichi
d'illusioni .
Cubi,
sfere, volumi,
desideri,
solitudini,
amarezze.............
scagliati
all'orizzonte:
pallidi
brividi,
pallidi
sogni.
Attese
supplci di buone sorti .
Getti
i dadi con le mani,
il
cuore,
scaraventati
nei
giorni che non sai far nuovi:
tiri
,
perchè
poi è facile
condannare
il gioco,
il
tappeto sconnesso,
il
gesto impetuoso,
il
destino avverso ,
incolparlo
di defunti amori .
floriano
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(fotografia
avuta da immagini Google)