Mi
credo un pazzoide,
formidabile
genio;
cerco
colori,
l'arte
folle inimitabile per realizzare
l'istante
dell'infinito:
fermarlo
fermo.
Immagini
che stupiscono
anche
il cielo
e
lascino avare l'anime
d'altre
straordinarie opere,
altri
eccezionali orizzonti
che
io prometto a tutti .
Con
passo convinto
percorro
selciati
tracciati
per i giorni
e
le notti:
affannato
e deciso
sento
che libertà prodigiosa
inseguo,
raggiungo e regalerò.
Pensieri,
amanti,
lacrime,
singhizzi,
adultero
per lo spasimo
di
affondare il mio corpo
nello
stagno del sensazionale.
-Son
solo a cercare ? -
-Restrò
solo ! -
-Che
importa, ho la mia arrogante tenacia !
ho
superbi destini . -
-Non
ci sarà nessuno ad applaudirmi ? -
-
Ma poi ? -
Ma
poi una folla,
una
folla stregata avrò che m'acclama,
che
m'invocherà smaniosa
perchè
sbalordita .
Resterò
gelido e in piedi
ritto
,
fisso
e serio
a
guardare finalmente
mille
volti sconosciuti,
ammucchiati,
nati
da corpi
che
ho abbracciato,
posseduti,
saccheggiati .
Non
batto ciglio,
e
tutta la gente prolunga l'attesa .
Seduti
, in ginocchio ci sono quelli
che
ho superato, sconfitto :
anche
loro come me
sono
assurdi !
M'invidiano
!
In
tanti occhi scopro
colline
distese al sole
che
non ho goduto.
Vedo
spalle e schiene
cariche
di polvere e sudore
che
non ho mai rinfrescato.
Vedo
giradini e chiese
che
non ho visitato;
preghiere
e perdoni
che
non ho mai recitato;
grappoli
d'uva e campi arati
che
non ho mai baciato .
Così,
di
colpo quegli occhi
di
gente in attesa
s'infilano
a migliaia,
e
mi fissano,
mi
opprimono
mi
starziano sempre di più.
Libertà
misera e incompiuta
ora
confesso
come
chiunque
innalza
l'antico essere,
immutato
tiranno ,
prepotente,
mai soppresso .
floriano
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