venerdì 14 marzo 2014

IL PAZZOIDE GENIO






Mi credo un pazzoide,
formidabile genio;
cerco colori,
l'arte folle inimitabile per realizzare
l'istante dell'infinito:
fermarlo fermo.
Immagini che stupiscono
anche il cielo
e lascino avare l'anime
d'altre straordinarie opere,
altri eccezionali orizzonti
che io prometto a tutti .
Con passo convinto
percorro selciati
tracciati per i giorni
e le notti:
affannato e deciso
sento che libertà prodigiosa
inseguo, raggiungo e regalerò.
Pensieri,
amanti,
lacrime,
singhizzi,
adultero per lo spasimo
di affondare il mio corpo
nello stagno del sensazionale.
-Son solo a cercare ? -
-Restrò solo ! -
-Che importa, ho la mia arrogante tenacia !
ho superbi destini . -
-Non ci sarà nessuno ad applaudirmi ? -
- Ma poi ? -
Ma poi una folla,
una folla stregata avrò che m'acclama,
che m'invocherà smaniosa
perchè sbalordita .
Resterò gelido e in piedi
ritto ,
fisso e serio
a guardare finalmente
mille volti sconosciuti,
ammucchiati,
nati da corpi
che ho abbracciato,
posseduti, saccheggiati .
Non batto ciglio,
e tutta la gente prolunga l'attesa .
Seduti , in ginocchio ci sono quelli
che ho superato, sconfitto :
anche loro come me
sono assurdi !
M'invidiano !
In tanti occhi scopro
colline distese al sole
che non ho goduto.
Vedo spalle e schiene
cariche di polvere e sudore
che non ho mai rinfrescato.
Vedo giradini e chiese
che non ho visitato;
preghiere e perdoni
che non ho mai recitato;
grappoli d'uva e campi arati
che non ho mai baciato .
Così,
di colpo quegli occhi
di gente in attesa
s'infilano a migliaia,
e mi fissano,
mi opprimono
mi starziano sempre di più.
Libertà misera e incompiuta
ora confesso
come chiunque
innalza l'antico essere,
immutato tiranno ,
prepotente, mai soppresso .
floriano
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